Aperto oggi
Rocca Sanvitale
Circondata dal grande giardino Farnesiano, tornato agli antichi splendori - oggi parco pubblico con accesso libero - la Rocca di Sala Baganza in Emilia era l'antica residenza di caccia dei nobili, e prima ancora ricca di vita intellettuale di corte. Di forma quadrangolare con torri quadrate agli angoli e dongione centrale, la Rocca era concepita più come dimora signorile che come fortilizio.
Edificata nel 1461 per volontà di Stefano Sanvitale, venne trasformata nel corso dei secoli sia nella struttura architettonica che nell'impianto decorativo. Nel 1612 i Farnese confiscarono i beni della famiglia Sanvitale, diventando così i proprietari e signori della Rocca. Durante il XVIII secolo la dimora venne nuovamente trasformata. Il Duca Antonio Farmese apportò diverse modifiche alla struttura e commissionò la serie di sala al pittore fiorenti Sebastiano Galeotti. Fu costruito il giardino potager e diventò riserva di caccia: la passione venatoria fu la motivazione che invogliò Maria Amalia d’Asburgo, moglie di Ferdinando di Borbone, a stabilirsi presso la Rocca.
Nell’antica costruzione è oggi visitabile la zona Cinquecentesca, con affreschi di Cesare Baglione , “La sala dell’Eneide” di Ercole Procaccini , “La sala d’Ercole” di Orazio Samacchini e l'Appartamento di Antonio Farnese, recentemente ristrutturato. Si possono ammirare la Cappella Palatina e l'Oratorio settecentesco dell'Assunta che conserva ancora gli arredi originali e una lapide commissionata da Michele Varron e dedicata a Napoleone Bonaparte.
La Rocca di Sala Baganza oltre alle visite guidate offre la possibilità di ospitare: eventi, festeggiare matrimoni e cerimonie, meeting di lavoro e congressi, concerti e spettacoli, cene e pranzi a tema, mostre d’arte e conferenze.
La Rocca di Sala Baganza fa parte del circuito dei Castelli del Ducato di Parma, Piacenza, Pontremoli.